Davvero pensi d’osservare il mare,
che lieve ti lambisce e si ritira,
che scuro un po’ t’inquieta, un po’ t’ispira
a prendere il coraggio d’affrontare?
Non credi sia terribile restare
a riva, mentre il suono che sospira
dell’onda, senza meta un po’ t’attira,
e attende che ti possa ormai tuffare?
E, intanto, all’orizzonte, v’è un tramonto
di giorni ormai remoti e di valori
vetusti, ch’ora pesan come scogli;
consigli, ch’assomiglian ad imbrogli,
già storni, e vai lontano da quei cori,
su il manto, verso il monte, da ogni affronto!