E viaggia questo tempo senza sosta,
un anno ormai trascorso, mutamenti,
forzati da mancati adempimenti,
costringono ad alzarla, quella posta.
Qualcuno t’accompagna, ti s’accosta,
fintanto che non porti sol tormenti,
fin quando si è reciproci, presenti,
finché non è dovuta alcuna imposta.
È tutto ormai più lieve, senza pesi,
son giunto forse finalmente a casa?
È questa la dimora tanto ambita?
O forse arriveranno, anche inattesi,
dei doni da una mente non pervasa
da pene, che a ballar ancor m’invita?
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