Ebbro già vaghi, non sai dove andare,
rimani dove sei, non ti decidi,
e chi per via diritta va ora invidi,
mentre il passato continua a bruciare.
Ardono ancora, rimembranze amare
d’amori e d’amicizie andate, affidi
quel tuo fidato istinto ad altri lidi,
perché sol su di te potrai contare.
Ma adesso sprofondare vuoi soltanto
nel buio ardente del tuo caldo inferno,
l’oracolo ora tace, muto, assente;
e spesso a ricordare resti, affranto,
luce splendente, invero un freddo inverno
che gela ciò che conta, il tuo presente.