Sussurra il suo fantasma, sibillino,
scenari apocalittici dipinge,
ed in aceto muta anche il buon vino;
e spenge il suo deseo, ch’oggi non spinge,
l’invita a restar fermo, zitto e chino,
di nero la sua tela bianca tinge.
Ma che non tema sciagure e abbia fede,
abbia fiducia e s’immerga nel fiume,
attenda che gli Dei gli porgan lume,
chi vive libero a sé giammai lede!