E già respira quest’amènte corsa,
travolto ormai dal rio del divenire
e vive il mio deseo a quel tempo in morsa.
Fu stolto pavor mio, ma l’avvenire,
sirena (ingannatrice?) forte chiama
e, colto, pago il fio; per non morire.
Catene stringon polsi e come lama
dan pene, in prigionia di Madre Dama.
Questa poesia è un capolavoro.
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Addirittura? Grazie
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Grazie a te per la risposta! 🙂
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