Allorché il mondo accommoda le genti
illise in eguaglianza conformata,
la via ch’in me è di richiami fiorenti;
perché non sondo, in comoda serrata,
concisa esuberanza giovenile,
follia ch’in te, da dettami evitata.
Cede lo scudo, desisto esser vile,
incedi ignuda, è festa nel fienile!