Sta’ qui, presenzia, viva e piena, o Musa,
discreta, attendi, ascolta i miei silenzi,
riparo da fiumana che cadenzi,
loquela che s’espande com’intrusa.
Dimanda pur, ma parlami da dentro,
mandàti negligenti o perentori
son come piè su prato pien di fiori,
amiamo, venerando il nostro centro.
A te, che qui sei occorsa d’improvviso,
di vesti priva, mergiti nel fiume,
e lasciati rapir dalla corrente,
che trarti possa all’urbe tua, imminente,
che quel liquor perspicuo faccia Lume,
speciosità permanga sul tuo viso.