Una breve riflessione, in un momento difficile e nebuloso quale quello attuale, in merito alla quarantena forzata imposta dall’emergenza Covid-19.
I nostri compatrioti sono soliti confondere, cantando l’Inno di Mameli, il verso Stringiamci a Coorte con Stringiamoci a Corte.
Dopo anni, credo di averne inteso la ragione.
A pensarci bene, Stringiamoci a Corte sottolinea un po’ meglio il nostro reale spirito, la nostra tendenza alla cortigianeria.
Stringiamci a Coorte vorrebbe dire schierarsi, prendere una posizione, assumersi delle responsabilità.
Nah, meglio di no.
Stringiamoci a corte, va, che è meglio!
Penso che l’ipotesi sul lapsus freudiano collettivo sia corretta: non l’avevo mai pensata. Temo, comunque, che ci sia anche un motivo terra terra: la maggior parte degli italiani non sa ch’esista la parola “coorte”, quindi dice “corte”.
Comunque: mi stringo a corte, per necessità.
Un saluto.
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Avvallo anche questa ipotesi, carissima Irene.
Buonanotte!
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Buonanotte.
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