Mescendo l’acqua infocàron,
candidi neri ‘scillanti,
demoni e dei ormai danzanti,
la vita piena donàron.
Da luci ed ombre nutrito,
dall’albeggiar all’occaso,
vocan suo nome, per caso?
Giunse l’appello al convito.
Grida, di gaudio e di lutto,
l’udito ben osservante,
l’iride attenta ed udente,
vide la via verso il tutto.
Il cor espanso l’invita,
ad una quieta tempesta,
ad una pace di festa,
disse:”Che viva la Vita!”.