Pietra sul petto che spinge sul cuore,
senza il potere di agire e fermare,
questa matassa che osa avanzare,
nodulo estraneo sì tronfio d’onore.
Ecco l’oscuro, che soffoca dentro,
fitte taglienti nell’alba nebbiosa,
ecco, rimembra in maniera impietosa,
quella gran colpa che al cuore fa centro.
Quanto dolore si abbatte a catena,
urta più anime un tempo vicine,
colpe, omissioni, che mai avranno fine,
nulla può farsi per toglier la pena.
Nodulo gonfio, nero ed oscuro,
resta lì, in stallo, non ti arrogare
questo diritto, lì non puoi stare,
abbi pietà del mio cuore ormai duro.